Il 15 aprile, presso l’ospedale di Caramagna, Luigi Alessio è colpito da una sincope, che gli sarà fatale. Anche in punto di morte, “Giotu” avrà modo di manifestare la sua indole anarchica e refrattaria ai compromessi: il parroco don Feraudo si rifiuta di accordargli il rito funebre e accetta invece di accompagnarlo personalmente al cimitero.
- La mostra
- Contesto storico
- Produzione letteraria
Biografia
Biografia di Luigi Alessio, in arte Alex Alexis (Caramagna 1902 - Caramagna 1962). Scrittore, giornalista, editore, conosciuto per aver tradotto "Il viaggio al termine della notte" di Louis-Ferdinand Céline.
Gli ultimi anni
Finita la guerra troverà le porte chiuse e ricomincerà la solita vita di collaborazioni futili e sterili, sopravvivenze quotidiane, traduzioni di poco conto, rielaborazioni di vecchi scritti. Passerà gli ultimi anni a Latte di Ventimiglia, morirà povero e solo a Caramagna.
La casa dei ricordi (Rinascimento, 1924)
Dramma in tre atti pubblicato sulla rivista Teatro, La casa dei ricordi assume le tonalità oscure e melanconiche di un pietoso ménage à trois in cui a dominare sono le atmosfere rarefatte di una casa sul mare immersa nella nebbia, sede di tragici ricordi e insperate vite future.
Cronologia
Torna ad abitare a Caramagna. Il peggioramento delle condizioni fisiche lo costringe al ricovero presso il Cottolengo di Torino, dal quale fugge peri trasferirsi nuovamente a Caramagna. È gonfio, soffre di crisi asmatiche e le gambe lo sorreggono a stento. Insofferente, dimostra gravi difficoltà di parola, ma non smette di rivedere la congerie di testi inediti.
Lascia la moglie e con la nuova compagna torna in Italia, dove, per motivi di salute, si stabilisce a Latte di Ventimiglia. Qui Alessio vive in gravi ristrettezze economiche: sopravvive grazie all’aiuto di qualche amico e a sporadiche traduzioni.
Ritorna a Caramagna, cercando finalmente di sfondare come scrittore. Scrive il grosso romanzo Due soldi di gloria. Gli fallisce ogni tentativo.
È a Milano, dove per un anno sbarca il lunario compilando libri da bancarella sul fascismo e sulle atrocità naziste per l’editore Lucchi. Conosce e diviene amico di Gian Dàuli, anche lui stipendiato da Lucchi. Pubblica il romanzo autobiografico Anime di esiliati e Amori a Montparnasse.
Dopo una breve parentesi a Torino si trasferisce a Roma, dove rimarrà cinque anni. Su suggerimento dell’editore Dall’Oglio scrive e pubblica il libro Storia del lavoro. La figlia Angiolina lo aiuta nelle ricerche. Nello stesso anno si risposa e pubblica la monografia su Pitagora.
Fonda a Parigi la casa editrice Les Editeurs Associés, basata su una formula innovativa e redditizia: stampare per le bancarelle, cedendo direttamente le edizioni nuove a prezzi di liquidazione, con grosse tirature che consentono, nonostante il prezzo economico, un discreto margine di guadagno. Stringe amicizia con Clemente Fusero, scrittore e traduttore caramagnese, col quale resterà in contatto fino al 1952. Insieme al farmacista Gallo, è la persona alla quale Alessio è maggiormente legato. Ha diverse possibilità di collaborazione per quanto riguarda la casa editrice, ma teme gli agi e la monotonia della vita borghese e nel 1935 abbandona l’iniziativa.
Data fatidica per la produzione letteraria di Alessio. Traduce infatti l’apocalittico Voyage au bout de la nuit di Louis-Ferdinand Céline, uno dei più grandi romanzi del Novecento, in tempi strettissimi. Sempre di Alessio è il titolo italiano – mantenuto anche con la traduzione di Ernesto Ferrero – Viaggio al termine della notte.
A causa del suo orientamento comunista, Alessio viene licenziato da La Stampa ed è costretto a trasferirsi a Parigi, dove collabora coi giornali locali. Frequenta l’ultima bohème di Montparnasse, crogiolo di intellettuali e artisti allo sbaraglio. Scrive i romanzi storici Pitagora e Bismarck, oltre al romanzo autobiografico Amori a Montparnasse.
Cede la rivista «Teatro» a una casa editrice milanese, che l’avvia presto a un rapido naufragio.
Scrive, in questo periodo, diverse opere teatrali: in particolare La casa dei ricordi, Gente dell’isola deserta, L’incendio della foresta. Scrive il romanzo In grigio e nero, resoconto autobiografico delle provanti esperienze giovanili. Traduce diversi testi dal francese all’italiano, tra cui La Tosca di Victorien Sardou.
Nasce la figlia Angiolina e ottiene la tutela della sorella Mimì. Alessio s’iscrive all’Università e inizia gli studi di legge, che non porterà a termine. Nel frattempo lavora come cronista per La Stampa. Nello stesso anno fonda la rivista «Teatro», uno dei primi periodici del genere. Alla rivista affianca una casa editrice – Rinascimento – che pubblica romanzi, raccolte di novelle, opere teatrali in volume.
Caterina e Luigi si sposano e vanno ad abitare a Torino, in Corso Vittorio Emanuele.
A diciassette anni Alessio, animo ribelle e sofferente, interrompe gli studi liceali e scappa di casa per seguire D’Annunzio nell’impresa fiumana. Fallita questa, ritorna a Torino dove vivrà, inizialmente, per strada. Dopo alcuni mesi si reca a Caramagna e va ad abitare a casa di una zia paterna, che lo accoglie come un figlio. Poco distante si trova la casa di una cugina di suo padre, Rosa Ingaramo, rimasta vedova e con sette figli a carico. Alessio ritrova i cugini che non vedeva dalla morte della madre e si innamora di una di loro: Caterina.













